Lievito di birra
detto anche Saccharomyces Cerevisiae, è un fungo utilizzato industrialmente nella fermentazione alcolica degli zuccheri e del glucosio per la produzione della birra. Impropriamente si classifica come lievito di birra ogni varietà di saccaromicete, mentre per il lievito di birra vero e proprio si deve considerare solo quello ricavato nelle industrie della birra, dai tini di fermentazione del mosto di malto e luppolo dopo la separazione dal liquido fermentato, cioè dalla birra. Il lievito è il prodotto naturale più ricco di vitamine del gruppo B; elevato anche è il contenuto in aminoacidi essenziali, ocidi nucleici e fosforo assimilabile. Per queste sue caratteristiche peculiari il lievito è destinato ad un pasto di primaria importanza nell’alimentazione zootecnica.
Nonostante il sapore leggermente amaro, dovuto ai residui resinosi del luppolo, il prodotto risulta molto gradito ai suini e di alta digeribilità. Una modesta aggiunta di lievito di birra all’alimentazione della scrofa in gestazione e in allattamento, infatti, provoca un incremento della voracità e dello stato di salute dell’animale. Nei riproduttori in fase di gravidanza e lattazione, poi, il lievito favorisce una miglior resistenza alle malattie ed un miglioramento della fertilità. l’utilizzo del lievito nei nutrimenti riduce in maniera drastica anche la percentuale delle malattie nella fase “post partum”: riduzione dell’espletamento delle placente, del collasso puerperale, della paralisi e infiammazione dell’utero e della vagina. Nei casi di scarsa fertilità la somministrazione del lievito migliora i risultati riducendo la percentuale dei ritorni di calore.
PERCENTUALI D’USO CONSIGLIATE
Percentuali d’incorporazione delle miscele Liquido (% sulla S.S.)
Suini pre-ingrasso da 50 a110 Kg 7 – 8 %
Suini ingrasso da 110 a165 Kg 9 – 10 %
Scrofe e verri 5 – 8 %